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INDICE |
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1- Premessa | 5- Risanamento mediante intubamento | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
2- Riferimenti normativi | 6- Canne fumarie esterne | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
3- L'importanza della ventilazione per una sicura evacuazione dei fumi | 7- Scelta dei materiali | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
4- Controllo e verifica delle canne fumarie esistenti | 8- Certificazioni finali | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1.
Premessa |
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Fino
a qualche tempo fa le canne fumarie, i camini e in genere sono sempre
stati riposti in una specie di dimenticatoio. Solo oggi, a causa di una
sensibilizzazione collettiva sulle problematiche di sicurezza e ai
continui incidenti pagati al caro prezzo di numerose vite umane, il
“problema camino” è balzato all’attenzione degli esperti. Occorre
però precisare che, fin dal 1990, con l’introduzione della legge sulla
sicurezza degli impianti n° 46 del
5 marzo 1990, i camini hanno assunto una propria e precisa identità e
sono stati inquadrati come “parte
integrante dell’impianto”, considerato tale dal punto di consegna
del combustibile all’evacuazione dei prodotti della combustione in
atmosfera. Premesso
ciò, possiamo capire l’importanza che assumono un corretto smaltimento
dei fumi al fine di ottenere impianti sicuri, una precisa rispondenza alle
norme dei manufatti e l’importanza di affidarsi ad aziende e tecnici
qualificati per la soluzione dei problemi. |
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2.
Riferimenti
normativi |
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2.a
- Norme UNI/CIG Il quadro normativo inerente le canne fumarie sta assumendo proporzioni sempre più vaste, con l’introduzione di nuove norme specifiche in merito alle procedure di dimensionamento e realizzazione dei camini/canne fumarie. Qui di seguito riportiamo i vari riferimenti legislativi e normativi oggi in vigore:
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2.b - Estratto norma UNI/CIG 7129/92 Punto
4.3.2.1 Generalità Una
canna fumaria/camino per l’evacuazione nell’atmosfera dei prodotti
della combustione di apparecchi a tiraggio naturale deve rispondere ai
seguenti requisiti (tali considerazioni valgono anche per apparecchi a
tiraggio forzato): -
essere a tenuta dei prodotti della combustione, impermeabile e
termicamente isolata/o (secondo quanto prescritto dalla norma in
proposito); -
essere
realizzata/o in materiali adatti a resistere nel tempo alle
normalisollecitazioni meccaniche, al calore ed all’azione dei prodotti
della combustione e delle loro eventuali condense; -
avere
andamento verticale ed essere priva/o di qualsiasi strozzatura in tutta la
sua lunghezza; -
essere
adeguatamente coibentata/o per evitare fenomeni di condensa o di
raffreddamento dei fumi, in particolare se posta/o all’esterno
dell’edificio o in locali non riscaldati; -
essere
adeguatamente distanziata/o, mediante intercapedine d’aria o isolanti
opportuni, da materiali combustibili e/o facilmente infiammabili; -
avere
al di sotto dell’imbocco del primo canale da fumo una camera di raccolta
di materiali solidi ed eventuali condense, di altezza pari almeno a 500
mm.
L’accesso
a detta camera deve essere garantito mediante un’apertura munita di
sportello metallico di chiusura a tenuta d’aria; -
avere
sezione interna di forma circolare, quadrata o rettangolare: in questi
ultimi due casi gli angoli devono essere arrotondati con raggio non
inferiore a 20 mm.; sono ammesse tuttavia anche sezioni idraulicamente
equivalenti; -
essere
dotata/o alla sommità di un comignolo, rispondente ai requisiti di cui in
4.3.3; -
essere
priva/o di mezzi meccanici di aspirazione posti alla sommità del
condotto; -
in un camino che passa entro o è addossato a locali abitati non
deve esistere alcuna sovrappressione.
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2.c - Estratto norma UNI/CIG 7129/92 Punto 4.3.3 – Comignoli, quote di sbocco in atmosfera La quota di sbocco (dove per quota di sbocco si intende quella che corrisponde alla sommità del camino/canna fumaria, indipendentemente da eventuali comignoli) deve essere al di fuori della cosiddetta zona di reflusso, al fine di evitare la formazione di contropressioni che impediscano il libero scarico nell’atmosfera dei prodotti della combustione.
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2.d
- Progetto UNI/CIG E.01.08.922.0 E’
allo studio, attualmente in fase di revisione dopo il periodo di inchiesta
pubblica, il progetto di norma sopra indicato denominato “Sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad
apparecchi alimentati a gas. Criteri di verifica, risanamento e
intubamento” Tale
progetto di norma ha lo scopo di stabilire i criteri di verifica della
funzionalità e idoneità delle canne fumarie esistenti, oltre a stabilire
le metodologie per un corretto risanamento degli stessi. La
nostra società opera già nell’ottica di tale normativa che, una volta
in vigore, ci si augura possa eliminare l’improvvisazione di operatori
non propriamente “abilitati”. |
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3.
L’importanza
della ventilazione per una sicura evacuazione dei fumi |
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Particolare
importanza, per la sicurezza e per un corretto funzionamento degli
impianti, rivestono le aperture di ventilazione. I
locali in cui vengono installati apparecchi di tipo “B” devono
usufruire di ventilazione diretta (cioè con prese d’aria direttamente
sull’esterno) o di ventilazione indiretta (cioè con prese d’aria su
locali attigui) rispettando tutte le condizioni di seguito indicate: |
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3.a
- Areazione diretta -
il locale deve avere
un’apertura pari a 6 cmq per ogni Kw installato e comunque mai inferiore
a 100 cmq -
l’apertura deve essere praticata direttamente sul muro verso
l’esterno il più vicino possibile all’altezza del pavimento, non
ostruibile e protetta da una griglia che non riduca la sezione utile di
passaggio dell’aria -
un’areazione corretta può essere ottenuta anche attraverso più
aperture, purché la somma delle varie sezioni corrisponda a quella
necessaria -
nel caso in cui non sia possibile realizzare l’apertura vicino al
pavimento è necessario aumentare la sezione dell’apertura almeno del
50% -
se nel locale vi sono altri elementi che necessitano di aria per il
loro funzionamento, la sezione di apertura di areazione va dimensionata
adeguatamente (per gli elettroventilatori vedi tabella a fondo pagina) -
nel caso in cui l’installazione avvenga in un locale dove è
presente un piano di cottura privo di dispositivo di sicurezza per assenza
di fiamma, l’apertura di areazione relativa al piano di cottura dev’essere
maggiorata del 100%, per un minimo complessivo delle aperture di 200 cmq -
un camino aperto deve avere una propria alimentazione d’aria,
altrimenti un apparecchio a gas di tipo B non può essere installato nel
locale
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3.b
- Areazione indiretta Nel
caso non sia possibile effettuare l’areazione direttamente nel locale,
si può ricorrere alla ventilazione indiretta, con prelievo d’aria da un
locale attiguo attraverso un’adeguata apertura praticata nella parte
bassa della porta. Tale
soluzione è però possibile solo se: -
il locale attiguo è dotato di ventilazione diretta adeguata come
indicato in precedenza -
il locale attiguo non è adibito a camera da letto - il locale attiguo non è parte comune dell’immobile e non è un ambiente con pericolo di incendio (ad esempio un deposito di materiale infiammabile, un garage, ecc.) |
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4.
Controllo
e verifica delle canne fumarie esistenti |
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La
verifica delle canne fumarie esistenti deve essere effettuata da tecnici
abilitati, in possesso cioè dei requisiti previsti dalla legge 46/90.
Tale intervento deve portare alla stesura di una relazione tecnica seguita
da un intervento mirato alla messa a norma, in modo da garantire la
SICUREZZA TOTALE degli impianti di smaltimento fumi. |
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4.a
Ispezione visiva preliminare Tale intervento preliminare consente di ottenere un quadro preciso dello stato di fatto delle canne fumarie, individuandone il loro utilizzo, il numero di utenze collegate, la tipologia e lo stato di conservazione dell’esterno delle stesse. In particolare occorre osservare la presenza o meno di macchie e/o fioriture dovute alla condensa, sintomo evidente di un mal funzionamento del camino. |
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4.b
Videoispezione
interna dei camini Tale intervento deve essere effettuato da personale tecnicamente preparato, con l’ausilio di speciali telecamere ad alta definizione, con obiettivo rotante, registrando su videocassetta VHS l’intervento effettuato. Occorre garanzia di tenuta di un archivio nell’eventualità occorressero copie delle registrazioni. |
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5.
Risanamento
mediante intubazione |
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In
numerosi casi risulta possibile risanare i camini esistenti mediante
l’inserimento, all’interno degli stessi, di elementi modulari in
acciaio Inox, creando cosi un nuovo camino perfettamente conforme alle
normative. Tale operazione
è consigliata particolarmente per le centrali termiche, nei casi
di cambiamento del tipo di combustibile (es. gasolio / metano, ecc.) e
richiede necessariamente uno studio di fattibilità. |
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5.a – Studio di fattibilità dell’intervento / Dimensionamento nuovo camino Dopo aver eseguito un sopralluogo preliminare, e possibilmente una videoispezione, occorre effettuare un dimensionamento del nuovo camino da intubare, secondo le norme UNI 9615. Se le dimensioni dell’esistente lo consentono, si procede creando dapprima una apertura alla base, dove vengono inseriti gli elementi speciali (modulo con portina d’ispezione, innesto fumi, ecc.), prevedendo un apposito sistema di scarico delle condense. Alla sommità si consiglia di fuoriuscire dal vecchio comignolo con i moduli Inox, installando un adeguato comignolo antivento. |
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5.b
– Osservazioni particolari nella realizzazione Occorre
tenere bene in evidenza che l’acciaio Inox
presenta un notevole coefficiente di dilatazione termica, che deve
necessariamente essere compensato con speciali giunti. L’eventuale coibentazione della canna fumaria deve essere realizzata con materiali che permettano tale dilatazione, sconsigliando tassativamente isolanti cementizi come leca, vermiculite, ecc. che bloccano lo scorrimento della canna fumaria in acciaio, provocando in casi estremi anche lo sganciamento degli elementi. |
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6.
– Canne fumarie esterne |
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Dove
la soluzione di risanamento mediante intubazione non risulta praticabile per
vari motivi (es. sezione del vecchio camino non sufficiente, percorso non
verticale, tiranti statici all’interno dei camini, ecc.) occorre
necessariamente optare per la soluzione di abbandonare le canne fumarie
esistenti e costruirne di nuove esternamente. Oggi
tale soluzione risulta la più praticata, per vari motivi che di seguito
andremo ad elencare; la stessa però comporta inevitabilmente una modifica
dell’estetica del fabbricato. E’ quindi importante la scelta delle
finiture e dei tipi di materiale da impiegare. La
tendenza attuale per le canne fumarie esterne resta comunque quella di
utilizzare elementi modulari in
acciaio Inox (con finiture varie es. rame, verniciature, ecc.) in luogo
di quelle in muratura, per numerosi motivi: -
minore inerzia termica e quindi rapita entrata a regime del camino -
praticità e velocità di installazione con fissaggio mediante
tasselli -
minor peso e possibilità di non giungere fino a terra con la base
dei camini -
minori costi di montaggio -
miglior comportamento dell’Inox alle dilatazioni termiche -
totale impermeabilità ai gas e alle condense interne. Vogliamo ricordare che purtroppo se l’intervento di intubazione non risulta praticabile, l’unica alternativa alle canne fumarie esterne rimane la demolizione delle attuali mediante l’apertura di tutta la verticale all’interno delle abitazioni, lo smaltimento delle vecchie canne fumarie, la sostituzione con nuovi elementi conformi alle norme e la relativa richiusura dei vani stessi. |
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6.a
– Vantaggi e svantaggi della scelta “Camini esterni” Vogliamo
ricordare che le canne fumarie collettive si differenziano a seconda del
tipo di generatori collegati in: -
CANNE
FUMARIE COLLETTIVE RAMIFICATE
(tipo Shunt) asservite ad apparecchi a combustione atmosferica, tipo “B” -
CANNE
FUMARIE COLLETTIVE MONOFLUSSO
(non ramificate) asservite ad apparecchi a camera stagna, tiraggio forzato,
tipo “C” Le
canne fumarie per collettive ramificate, tipo “B” comportano in linea
generale, notevoli vincoli
normativi particolarmente rigidi quali: -
Tratto verticale sopra i generatori > 2 Æ
dell’uscita fumi -
Divieto di effettuare spostamenti della canna fumaria -
Vincoli di distanza e curve tra generatore e camino max 2.5 mt e
max 2 curve 90° -
Aperture di ventilazione obbligatorie -
Numero massimo di piani allacciabili 5+1 Qui
di seguito riportiamo un elenco degli aspetti da tenere in considerazione
nella scelta degli interventi da eseguire: Con canne fumarie esterne:
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6.b –
Finiture adottabili I
grande vantaggio delle canne fumarie esterne in acciaio Inox a doppia parete
coibentata consiste nella possibilità di realizzare la finitura esterna in
diversi modi: -
Inox lucido a specchio -
lamiera zincata -
Rame -
Elettrocolorazione/verniciatura RAAL nella tonalità della facciata Occorre
scegliere di volta in volta la soluzione ottimale che porti ad un’opera di
piacevole aspetto estetico oltre che funzionale. |
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7.
– Scelta dei materiali |
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Vogliamo
soffermarci un istante sull’importanza che riveste la scelta dei
materiali, in special modo nel settore delle canne fumarie, ricordando che
essendo parte integrante dell’impianto di riscaldamento, occorre sempre
che ogni componente sia collaudato e certificato da enti preposti e che il
produttore ne garantisca l’efficienza e la durata nel tempo. |
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7.a –
Qualità dei materiali e certificazioni Una
canna fumaria composta da elementi modulari deve essere corredata da vari
certificati di collaudo quali: -
prove di resistenza termica UNI 9731 -
certificazione di qualità ISO 9000 -
prove di tenuta delle giunzioni -
prove di tenuta degli staffaggi -
prove di resistenza alla temperatura - prove di impermeabilità ai gas e alle condense |
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7.c –
Abilitazione all’installazione Le
canne fumarie possono essere installate, manutenute, verificate ecc.
esclusivamente da personale tecnico abilitato ai sensi della legge 46/90 che
si assume la responsabilità civile e penale delle opere eseguite. Tale
abilitazione è rilasciata dalla camera di commercio all’installatore dopo
la verifica dei requisiti tecnico-professionali e certificata per iscritto. |
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8.
– Certificazioni finali |
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La
ditta esecutrice delle opere e obbligata a consegnare una documentazione
completa alla fine dei lavori, consistente in vari certificati che tutelano
il committente e certificano il lavoro eseguito: Documenti
obbligatori: -
Copia firmata del progetto -
Dichiarazione di conformità ai sensi della legge 46/90. -
Certificazione dei materiali impiegati -
Libretto di garanzia e manutenzione Certi di avere fornito, con la presentazione documentazione, un quadro generale di orientamento sugli interventi per la soluzione del “problema camino” siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Distinti Saluti Geom. Giorgio Borgogni |